La divisione dell’eredità è un argometo piuttosto complesso e articolato. Di seguito riportiamo i casi più frequenti.
– Se lo scomparso ha come erede il solo coniuge, mancando figli, a questi deve necessariamente riservare 1/2 dell’intera eredità.
– Se con il coniuge concorrono gli ascendenti legittimi (i genitori), a questi spetta 1/4 e al coniuge 1/2.
– Se lo scomparso, mancando il coniuge, ha come erede un solo figlio, a questi deve necessariamente riservare 1/2 dell’intera eredità.
– Se lo scomparso, mancando il coniuge, ha come eredi due o più figli, a questi deve necessariamente riservare 2/3 dell’intera eredità da dividere in parti uguali.
– Se lo scomparso ha come eredi il coniuge e un solo figlio, deve necessariamente riservare dell’intera eredità 1/3 al coniuge e 1/3 al figlio.
– Se lo scomparso ha come eredi il coniuge e due o più figli, deve necessariamente riservare dell’intera eredità 1/4 al coniuge ed 1/2 ai figli da dividere in parti uguali.
– Se lo scomparso ha come eredi i soli genitori, mancando figli e coniuge, a loro deve necessariamente riservare 1/3 dell’intera eredità da dividere in parti uguali.
Al coniuge va inoltre il diritto di abitazione sulla casa in cui vive e dell’uso dei mobili che la corredano (tali diritti gravano sempre sulla porzione disponibile).
A questo punto la parte residuale di eredità, a completamento del suo 100%, è nella libera disponibilità della persona che lascia il testamento e, quindi, chi fa testamento può disporne in favore di chiunque ritenga opportuno, senza limitazioni.
Parenti diversi da quelli indicati non hanno alcun diritto sull’eredità. Nel caso di separazione il coniuge mantiene tutti i diritti alla successione. Li perde solo quando divorzia.
Quali sono i beni che vanno in successione?
Vanno in successione solo i beni specificatamente intestati al deceduto.Quindi:
– nel caso di matrimonio con separazione dei beni, va in successione tutto il patrimonio a lui intestato.
– nel caso di matrimonio con comunione dei beni, la metà di quelli acquistati dopo le nozze vanno direttamente al coniuge e il 50% rimanente viene ripartito secondo le quote dette in precedenza.
In materia di eredità compare la figura del legatario, il beneficiario di una disposizione a titolo particolare (il gioiello, la moto, il quadro in corridoio). Altra figura è quella dell’esecutore testamentario, cioè colui che ne cura il corretto svolgimento. Non è obbligatorio nominarlo, ma è utile nel caso di situazioni complesse. Lo individua il testatore tra le persone di fiducia (può anche essere un erede o un legatario).
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fonte: laleggepertutti.it